giovedì 15 dicembre 2011

grazie alla lega «Province sino a fine mandato»

grazie ad alessandro montagnoli la provincia di verona resta operativa fino al 2014 e poi forse rimarra ancora, la sua proposta eliminazione delle province con meno di 300.000 abitanti......


ecco l'articolo uscito oggi su il corriere di verona


COMMISSIONE BILANCIO

L’emendamento che allunga la vita
«Province sino a fine mandato»

Sì alla proposta Montagnoli dopo una notte di battaglia. Il deputato leghista: «Non si mandano a casa gli eletti. Venezia, Padova e Rovigo restano in carica fino al 2014. Treviso scadrà nel 2016

VERONA—Le Province resteranno in vita fino a... morte naturale, ovvero fino alla scadenza del mandato. La decisione è stata presa all’unanimità dalla Commissione Bilancio della Camera, su proposta del deputato leghista veronese, Alessandro Montagnoli. Non ci sarà, quindi, la fine anticipata della legislatura, che il governo Monti aveva previsto di fissare per il marzo 2013. «Quella scadenza— spiega Montagnoli, decisamente soddisfatto per l’esito della sua battaglia — era prevista nel maxiemendamento proposto dal governo, in cui si prevede che in futuro le Province saranno sostituite da organismi composti da 10 persone, elette dai consigli comunali. Lo stesso testo prevede che entro la fine di aprile lo Stato e le Regioni dovranno trasferire le competenze delle Province alle Regioni stesse o ai Comuni, trasferendo anche le relative risorse umane finanziarie e strumentali, ovvero il personale e i soldi».
Quanto alla decadenza, spiega ancora Montagnoli, «in un primo momento si era detto che una legge dello Stato avrebbe deciso la data della… sparizione. Il che era discutibile ma legittimo. Nel maxiemendamento governativo, però, era stato inserito un comma in base al quale il 31 marzo 2013 sarebbero decadute tutte. E questo era assurdo perché voleva dire, in pratica, mandare a casa gente eletta dal popolo. Oggi - chiede polemicamente l’esponente leghista - poteva toccare alle Province, ma se domani un altro governo avesse deciso di fare lo stesso con le Regioni, o magari anche coi Comuni, cosa facevamo: mandavamo a casa i sindaci e tutti i consiglieri regolarmente eletti?». Di qui la battaglia dell’altra notte. «C’è stata battaglia per oltre un’ora—racconta Montagnoli — ma alla fine è stato accolto il mio emendamento in base al quale tutti gli organi eletti restano in carica fino alla scadenza. Per quelli che vanno a votare nel 2012 (come Vicenza e Belluno) si nominerà invece un commissario per portare l’ente fino appunto al 2013». Quindi Venezia, Padova e Rovigo rimarranno in carica fino al 2014, a Treviso (le cui elezioni si sono tenute quest'anno) consiglio, giunta e presidente arriveranno fino al 2016.
Chi si è opposto? «Il terzo polo e gli ex An non ne volevano sapere—dice Montagnoli — ma io ho parlato anche con Giarda, che è un ministro intelligente e che ha capito come le mie critiche fossero inoppugnabili, e che non poteva mandare a casa per decreto gli eletti dal popolo ». Cosa succederà adesso? Secondo Montagnoli «sembra difficile che si possa rispettare la data dell’aprile 2013 per svuotare le Province delle loro funzioni, trasferendo personale e soldi ad altri enti. Più di buon senso mi sembra riprendere in mano il Codice delle Autonomie, che è fermo in Senato, e magari riparlare dell’abolizione delle Province con meno d i 300mila abitanti. Per adesso è comunque passato un principio di democrazia, e s’è dimostrato che mentre prima qualcuno, sul Colle, metteva anche le virgole alle decisioni da prendere, adesso grazie alle battaglie della Lega qualcosa è cambiato. E un primo risultato l’abbiamo portato a casa… ». Dai palazzi Scaligeri, soddisfatto il commento del presidente della provincia di Verona, Giovanni Miozzi: «Le cose incostituzionali non si devono e non si possono fare - dice - e il ricorso alla Corte costituzionale che avevamo preparato con la Regione puntava proprio a questo. Ovvio che sia finita così. Resta il fatto - aggiunge Miozzi - che i risparmi vanno fatti, assolutamente ».
L. A.
15 dicembre 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA

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