giovedì 26 novembre 2015

I VENERDI' LETTERARI - Il viaggio poetico-letterario di Gilberto Antonioli 27/11/2015

Il giorno 27 novembre alle ore 20.30 presso l’ex convento di Santa Maria delle Grazie, a Sanguinetto, parte la nuova stagione dei “I VENERDI’ LETTERARI – INCONTRI CON L’AUTORE” 8 incontri fino a Maggio 2016 promossa dall’Associazione La Pianura Cultura, la Biblioteca, e il Comune di Sanguinetto, in questa primo appuntamento che sarà in collaborazione con Verona Viva durante la quale si parlerà del “Viaggio poetico-culturale” di Gilberto Antonioli che ha mosso i primi passi letterari in giovane età, proprio a Sanguinetto. Interverranno Consuelo Brighenti, Giuseppe Vaccari, Miriam Badiani e Gianluigi Guarneri, Allieteranno la serata le canzoni del duo Sweet Roses  (Rossella Caloini e Gabriela Chieregato)

Questa presentazione della carriera letteraria di Gilberto Antonioli, merita grande attenzione per il fatto che le liriche del poeta veronese alla prima lettura ci sorprendono per la loro intensità. Il timbro acceso e appassionato e il sicuro senso del ritmo, i margini di violenza espressiva, sono segni di una poesia vissuta ed espressa in toni di partecipazione viva, che si fa carico di un sentimento umano che percorre il testo a tutto campo, anche là dove non sembra imporsi perché abilmente e sottilmente nascosto, ed è un sentimento acuto, profondo, coinvolgente.
Si nota, una spasimante energia metaforica, che trova soluzioni inedite e ardite. Il ritmo è inserito nel codice genetico della poesia di cui Antonioli s’impossessa con grande abilità e partecipazione, (anche perché fa parte del suo vissuto) e che egli sviluppa con intensa e abile partecipazione, nascondendo tra le pieghe del pensiero, significati altri e profondi.
La presentazione dello studioso veronese, rientra in un progetto curato dalla direzione di Verona Viva con il contributo del prof. Giuseppe Vaccari e della poetessa Miriam Badiani, atto a divulgare l’arte e il talento del letterato veronese vissuto finora, nell’ombra serena della sua riservatezza. I suoi volumi si sono avvalsi del contributo di studiosi importanti, quali Stefano Verdino, Peter Russel,  Mario Luzi, Giuseppe Chiecchi, Roberto Sanesi, Giulio Galetto e  di altre voci autorevoli del panorama letterario veronese e italiano.


Antonioli, con i suoi lavori, rimane all’altezza degli importanti autori italiani di poesie, anche in dialetto. I suoi volumi, lo collocano, fra gli esponenti della nuova poesia italiana, non più monotematica, ma politematica, non più contestatrice, ma propositrice, non più di dissacrazione, ma di riflessione, e perciò concentrata sempre più sull’esame dell’ego che la porta a essere un concentrato, di filosofia e di psicologia, di introspezione e di esame dell’inconscio. Possiamo accettare la definizione che fa Michele Gragnato, docente e poeta, cultore di studi storici, in una presentazione di un volume di poesie dialettali dell’autore veronese: “ Antonioli, con Mace, ha coronato un non breve iter di attività poetica, raggiungendo un’invidiabile maturità". Non lasciamoci ingannare dal fatto che questa maturità sia emersa in una raccolta dialettale”. Nel lessico e nei modi. Antonioli lo sa e lo si vede. Ha operato, nel suo scrivere, abili esposizioni,  adeguandolo alla ricerca letteraria e culturale più recente e al sentire più moderno. Si esprime, con temi e linguaggio assai vicini a usi e costumi dell’ermetismo, pur necessariamente pagando scotto, volente o nolente, ai modi della popolarità prioritaria degli orizzonti più ristretti della poesia di autori famosi. Ne ha somatizzato le cadenze, ma ripulendole, per arrivare a forme e contenuti decisamente meno astratti, meno cervellotici e più prossimi al parlare non già degli addetti ai lavori ma al sistema di percezione, comprensione, espressione della gente comune, quella che è naturale fruitrice del linguaggio meno forbito e di più basso profilo. Antonioli non può eludere l’immaginifico del periodare ermetico, che ha di per sé anche quel po’ di barocco che lo fa più magico, ma non scorda le concretezze della lingua d’uso e dei suoi spicci e corposi mezzi. Egli riesce a creare un conturbante mix di grezzo dialogare vero e di fastoso modulare versi in sintonia col sogno, la fantasia, gli umori dell’arte che si muove per tripudi di analogie, similitudini, allegorie, metafore… 

Redazione Sanguinetto Channel


pubblichiamo anche il link diretto su Tele Carpanea in cui vediamo alcuni momenti dell'incontro a Isola Dela Scala del 23 otobre scorso  con l'intervista alla autore Gilberto Antonioli  che spiega il suo viaggio poetico

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