Domenica 25 giugno il Tabacchificio di Sanguinetto aprirà le porte al pubblico. Il complesso, che svetta imponente sulla strada che da Sanguinetto porta a Nogara, è per molti dei giovani ancora un “mistero”, per chi ha qualche anno in più un “ricordo”, eppure è ancora vivo. Molti rammentano che tra quelle mura tante famiglie hanno trovato sostentamento in passato e che lì dentro tante donne e uomini hanno lavorato per anni, ma pochi sanno che ancora oggi si continua a farlo perché tuttora proprio lì ha luogo la lavorazione del tabacco.
Ecco finalmente un’occasione davvero unica per scoprire un luogo che normalmente non è aperto al pubblico. L’ingresso per gli ospiti sarà da via Ca’ de Micheli e sarà predisposto un parcheggio all’interno. Dalle ore 19.00 alle ore 22.30 passato e futuro s’incontreranno in questo luogo, attraverso il lavoro, la fotografia, la musica e la danza, attraverso i bambini. Tramite la memoria. L’intera struttura verrà infatti allestita con mostre statiche e dinamiche: le foto saranno le immagini testimoni del passaggio di persone, di incontri, di vita. Gli oggetti dell’epoca, recuperati proprio nella struttura, verranno preparati secondo i racconti di chi un tempo li adoperava quotidianamente.
Saranno alcune tra le lavoratrici di allora, quelle che noi abbiamo chiamato affettuosamente “Le tabachine da ‘na olta”, a mostrare le lavorazioni. Un laboratorio per bambini dal titolo “L’Albero Generoso” si svilupperà sul libro “L’Albero” di Shel Silverstein attraverso la danza, il gioco, la poesia e la musica. Saranno esposti anche i frutti di un percorso iniziato mesi fa, grazie alla collaborazione con quattro scuole locali: la Scuola primaria di Cherubine, la Scuola primaria “Don Lorenzo Milani” di Casaleone, la Scuola dell’infanzia paritaria e asilo nido integrato “A. M. Maggioni” di Aselogna e la Scuola dell’infanzia statale “Gino Biasi” di Sanguinetto. La fantasia dei bambini troverà spazio al primo piano, nella sezione che abbiamo chiamato AREA FUTURO.
In contrapposizione l’AREA PASSATO: qui s’incroceranno danza, fotografia contemporanea, musica e dimostrazioni lavorative. Anche all’intero della mostra fotografica e della mostra oggetti al secondo piano s’inseriranno momenti danzati e richiami al passato. Verranno proiettati video e sarà possibile ascoltare i racconti di chi ha vissuto un’epoca di forte sviluppo per l’Italia, ovvero quella dal secondo dopoguerra agli anni ‘80. 2 Due degli scatti che verranno presentati all’interno del Tabacchificio.
L’area esterna verrà allestita con una speciale zona dedicata al gusto. Il nuovissimo Food Truck del Ristorante da Aldo sarà a disposizione degli ospiti che lì potranno acquistare e gustare direttamente sul “selese” le specialità dell’apprezzato e innovativo chef Galliano Pasetto. A conclusione della serata ci sarà un’ora di spettacolo di danza in una location assolutamente straordinaria, una vera e propria struttura architettonicamente unica. Oltre al Fammi ballare!, scuola di Cerea (Verona) dell’organizzatrice dell’evento Monica Ferrari, saranno presenti numerosi ospiti, artisti conosciuti sul territorio veronese, ma anche professionisti che hanno lavorato o lavorano con alcune tra le più importanti compagnie europee. Per la danza: Fammi ballare! di Monica Ferrari (Cerea – Vr) Alberto Munarin (Verona) Les Petits Pas di Katia Tubini (Verona) Arts Studio di Rita Pavanello (Verona) Knowledge di Paola Manghisi (Verona) Alice Zanoni (Verona) Lorenzo Azzolini (Verona) Per la musica: Suonatori: Leonardo Maria Frattini Contrada Lorì Voci: Marina Shahine Lia Piccoli Giorgia Canton Chiara Pettene Lisa Guzzo Le mostre fotografiche saranno a cura di: Giulia Rossato e Maurizio Zanetti.
Durante la serata si unirà loro Michele Bonfante per un reportage dell’evento. Perché questo progetto? Il progetto parte dal presupposto di conservare la memoria storica della manifattura, della sua gente, dei suoi edifici simbolo e delle sue aree verdi e si pone come obiettivo il “riutilizzo” degli stessi spazi, ancora adoperati per la lavorazione del tabacco, per attività non solo produttive, ma anche di matrice storica, artistica e culturale. In questo modo l’area, fino ad oggi destinata alla sola attività produttiva, si rinnova conquistando un ruolo importante per la città ed il territorio limitrofo.
L’intervento vuole spingere verso l’apertura di uno spazio sociale e di relazione, dove si collocano le funzioni di interesse lavorativo - uffici, serre, aree di lavorazione - e sul quale si affacciano tutte le aree destinate ad eventi. Un’attenta analisi del sito e delle sue caratteristiche architettoniche e storiche ha portato l’organizzazione all’applicazione di tutte le strategie attualmente disponibili per raggiungere la maggior diffusione della conoscenza di un sito produttivo-storico di rilievo per l’economia locale. Tutto ciò con l’obiettivo a medio-lungo termine di portare il Tabacchificio a rimanere “culturalmente vivo” non per una singola serata. Il concept del Fammi ballare! prevede la rigenerazione e la valorizzazione sociale degli spazi in cui far coesistere l’attività produttiva e l’attività culturale.
È stato fatto uno studio di mesi (con ricerche e interviste), al fine di identificare con precisione la “natura” della struttura per non stravolgerla, ma piuttosto per valorizzare quanto in essa 5 contenuto (in termini di memoria, oggetti, attrezzature, spazi, …) mettendo in luce l’anima di chi ha lavorato e sta lavorando nel Tabacchificio e aprendola al pubblico. Proprio per la sua valenza socio-culturale e di legame col territorio, l’iniziativa “Vita” ha ottenuto il patrocinio del comune di Sanguinetto. Anche i soci del tabacchificio e i suoi rappresentanti, si sono dimostrati fin da subito interessati all’iniziativa, fornendo una collaborazione fondamentale alla riuscita del progetto.
Redazione Sanguinetto Channel
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