Ieri sulla porta delle scuole elementari di Sanguinetto in piazza nascimbeni, i cittadini hanno notato un cartello con su scritto << non c'è niente da rubare>> il preside Mariaci ha messo questo cartello in modo provocatorio anche per sensibilizzare la comunità dopo i furti dei computer subiti nei mesi scorsi. Intanto un gruppo di genitori degli alunni insieme a tutta la scuola si sta mobilitando per la festa di fine anno (l'8 giugno ) di organizzare una grande lotteria per fare un po di cassa e rimpiazare il materiale rubato. Tutto il paese si sta mobilitando per dare una mano a questa lotteria molti negozianti si stanno mobilitando per dare una mano a questa iniziativa, Anche la Giunta si sta mobilitando, e si è impegnata con il preside di installare un impianto d'allarme. mi piacerebbe vedere tutta la cittadinanza mobilitata e contribuire tutti per la nostra scuola, un bene comune per tutto il paese.
oggi su L'Arena è uscito un articolo a riguardo, qui di sotto ecco l'articolo
J.B.
Sanguinetto, il preside ai ladri:
«Non c'è niente da rubare»
SANGUINETTO. Dopo l'ennesimo furto alle elementari e alla materna, il dirigente delle Roghi ha affisso un cartello. Per sostituire i computer trafugati tra cui il pc di un alunno disabile l'8 giugno sarà fatta una lotteria con premi offerti da tutto il paese
Sanguinetto. «Non c'è niente da rubare». Ha scelto un messaggio esplicito, quasi disarmante, affisso ieri sulla porta d'ingresso della scuola primaria «Bruno Roghi» del capoluogo, il dirigente dell'istituto comprensivo di Sanguinetto Paolo Mariacci per cercare di tenere alla larga i ladri dal plesso didattico di piazza Nascimbeni. Con la speranza di scongiurare altre incursioni notturne nelle aule delle elementari e della vicina scuola dell'infanzia «Gino Biasi», svaligiate nuovamente nei giorni scorsi dopo il duplice furto messo a segno lo scorso dicembre. Un estremo tentativo, che forse servirà ben poco e che difficilmente fermerà i malintenzionati di turno. Ma che la dice lunga sulle difficoltà operative con cui sono alle prese alunni ed insegnanti dopo la recente sparizione alla «Roghi» di due computer collegati alle lavagne interattive, di un pc portatile e di altre attrezzature. Senza contare i danni arrecati alle strutture, il distributore di bevande scassinato e il contante sottratto alla materna dove è stato svuotato persino l'armadietto del pronto soccorso. «Ormai», si sfoga il dirigente a cui fanno capo sette scuole frequentate da oltre 900 bambini e ragazzi, «siamo esasperati dalle continue razzìe che ci mettono in ginocchio e ci privano di materiale utlizzato quotidianamente dagli alunni. Anche perchè, vista la progressiva carenza di fondi a disposizione, abbiamo serie difficoltà a riacquistarlo, almeno nell'immediato». Da qui la decisione del preside di lanciare un singolare appello, condensato in una freccia in ferro acquistata in un mercatino di Firenze, ai «soliti ignoti» intenzionati a fare man bassa in futuro nelle classi. «Potrà sembrare una provocazione o un deterrente initile», prosegue Mariacci, «ma questi furti ci hanno enormemente penalizzato tanto che quest'anno dovremo rinunciare a rinnovare una delle nostre aule di informatica. E se ciò non bastasse la cosa che fa più rabbia è che i ladri hanno rubato persino il tablet, con appositi programmi, usato da un ragazzino disabile di seconda elementare non solo a scuola ma anche a casa nel weekend poichè la sua famiglia non può permetterselo». Il clima di esasperazione che si respira alla «Roghi» è sfociato intanto in una catena di solidarietà, che ha coinvolto le famiglie dei ragazzi. «Con i 10 genitori rappresentanti di classe», annuncia il dirigente, «abbiamo organizzato per l'8 giugno, in coincidenza con la festa di fine anno, una grande lotteria dove raccoglieremo fondi per riuscire a rimpiazzare rapidamente il materiale trafugato. A questo riguardo tutto il paese si è già mobilitato e diversi negozianti hanno già aderito all'iniziativa donando oggetti e buoni sconto da mettere in palio». Nel frattempo anche la Giunta ha preso in considerazione il problema dei furti. E, malgrado i tempi di vacche magre, si è impegnata col preside ad installare l'impianto antifurto a scuola.
Stefano Nicoli
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