è stato preso a Cerea dopo poche ore l'artefice delle 2 rapine avvenute al bar JAZZ e al bar MARY'S
qui di seguito l'articolo uscito sabato 21 Aprile su L'ARENA
Arrestato in poche ore l´autore
qui di seguito l'articolo uscito sabato 21 Aprile su L'ARENA
CEREA. Essenziali le testimonianze e gli elementi raccolti dai carabinieri che hanno seguito le indagini dopo i «colpi»
Arrestato in poche ore l´autore
delle due rapine di Sanguinetto
Daniela Andreis
Confermato il fermo in carcere per il trentenne che domenica scorsa è entrato nei bar Jazz e Mary´s minacciando i titolari con una pistola e un coltello
Volodymyr Prots| La pistola, il coltello e gli altri oggetti usati per le rapine DIENNE FOTO| Il ...
Due rapine a mano armata la domenica, una dietro l´altra. E il lunedì era già in stato di fermo. Poche ore sono bastate, infatti, ai carabinieri di Sanguinetto e di Legnago, per trovare Volodymyr Prots, 30 anni, di origini ucraine, residente a Cerea, e per attribuirgli i colpi effettuati domenica 15 aprile al bar Jazz, di piazza Nascimbeni, e al bar Mary´s 25, in via Cesare Battisti. Dai furti commessi in centro, l´uomo aveva ricavato, impossessandosi in entrambi i locali dei registratori di cassa, di 500 euro e di 150 euro. Poca cosa, ma le modalità del furto hanno scioccato gli avventori. Uno di essi, per altro, dopo che Prots era uscito dal Mary´s bar, aveva infranto il parabrezza della macchina del rapinatore con una mazza da baseball, nel tentativo di fermarlo. Non ci era riuscito. Ma le serratissime indagini dei carabinieri che sono seguite alle due rapine in centro e in pieno giorno, hanno portato a risultati immediati.
Il primo è stato quello di scoprire che l´automobile usata dal trentenne, una Ford Mondeo, con la quale era fuggito da Sanguinetto, imboccando la Regionale 10 in direzione di Cerea, era stata rubata pochi giorni prima proprio nel suo paese di residenza. Tra l´altro l´uomo, durante la prima rapina, aveva pure perduto un pezzo del calcio in plastica della pistola - l´altra arma usata per minacciare i titolari dei locali era un coltello - che è stato repertato.
Dalle molte testimonianze raccolte, i carabinieri si sono fatti quasi subito un´idea di chi potesse essere l´autore delle rapine, ma è stato al momento della perquisizione che tutto è quadrato.
Quando i militari di Sanguinetto sono arrivati alla casa di Prots, in via Mantova a Cerea, erano le 14.40. L´uomo si stava dirigendo a piedi verso il centro, ma quando ha intravvisto i carabinieri, è tornato velocemente sui suoi passi ed è rientrato nella sua abitazione.
Dopo circa un´ora, il trentenne ha cercato di dileguarsi scappando dal retro della casa e inforcando una bicicletta stava per darsi alla fuga. Ma i carabinieri erano appostati per studiare le sue mosse e gli sono piombati davanti. A quel punto, l´ucraino ha mollato la bicicletta e ha cercato di scappare a piedi. È stato, però, immediatamente bloccato.
Nel garage dell´abitazione di via Mantova è stata trovata la Ford Mondeo, l´auto rubata usata per le rapine; in casa invece sono stati trovati i vestiti che erano stati descritti dai testimoni dei colpi, oltre al coltello da cucina che aveva usato come arma di minaccia e la pistola ad aria compressa con il calcio danneggiato e due proiettili, uno di calibro 22 e uno di 7,65.
A Prots sono stati sequestrati, inoltre, molti documenti, parte di quali sono risultati rubati e perciò le indagini sull´uomo proseguono per appurare se abbia commesso altri reati, o se sia coinvolto in altri furti e rapine commessi nel territorio.
Con questi elementi, i carabinieri hanno sottoposto a fermo il trentenne con l´accusa di rapina aggravata, ricettazione e detenzione di munizione. L´uomo è stato portato in carcere a Montorio. Ieri mattina, il fermo è stato confermato e per Prots è stata disposta la custodia cautelare in carcere in attesa di processo.
Il primo è stato quello di scoprire che l´automobile usata dal trentenne, una Ford Mondeo, con la quale era fuggito da Sanguinetto, imboccando la Regionale 10 in direzione di Cerea, era stata rubata pochi giorni prima proprio nel suo paese di residenza. Tra l´altro l´uomo, durante la prima rapina, aveva pure perduto un pezzo del calcio in plastica della pistola - l´altra arma usata per minacciare i titolari dei locali era un coltello - che è stato repertato.
Dalle molte testimonianze raccolte, i carabinieri si sono fatti quasi subito un´idea di chi potesse essere l´autore delle rapine, ma è stato al momento della perquisizione che tutto è quadrato.
Quando i militari di Sanguinetto sono arrivati alla casa di Prots, in via Mantova a Cerea, erano le 14.40. L´uomo si stava dirigendo a piedi verso il centro, ma quando ha intravvisto i carabinieri, è tornato velocemente sui suoi passi ed è rientrato nella sua abitazione.
Dopo circa un´ora, il trentenne ha cercato di dileguarsi scappando dal retro della casa e inforcando una bicicletta stava per darsi alla fuga. Ma i carabinieri erano appostati per studiare le sue mosse e gli sono piombati davanti. A quel punto, l´ucraino ha mollato la bicicletta e ha cercato di scappare a piedi. È stato, però, immediatamente bloccato.
Nel garage dell´abitazione di via Mantova è stata trovata la Ford Mondeo, l´auto rubata usata per le rapine; in casa invece sono stati trovati i vestiti che erano stati descritti dai testimoni dei colpi, oltre al coltello da cucina che aveva usato come arma di minaccia e la pistola ad aria compressa con il calcio danneggiato e due proiettili, uno di calibro 22 e uno di 7,65.
A Prots sono stati sequestrati, inoltre, molti documenti, parte di quali sono risultati rubati e perciò le indagini sull´uomo proseguono per appurare se abbia commesso altri reati, o se sia coinvolto in altri furti e rapine commessi nel territorio.
Con questi elementi, i carabinieri hanno sottoposto a fermo il trentenne con l´accusa di rapina aggravata, ricettazione e detenzione di munizione. L´uomo è stato portato in carcere a Montorio. Ieri mattina, il fermo è stato confermato e per Prots è stata disposta la custodia cautelare in carcere in attesa di processo.
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