giovedì 12 gennaio 2017

LA PIANURA CULTURA al Minotauro di Verona con LUIGI PELLINI e il suo ultimo libro





Sabato 14 gennaio 2017 ore 18,00 nella libreria Il Minotauro via Cappello 35\A Verona, l’Associazione Culturale La  Pianura di Sanguinetto, con il ramo LA PIANURA CULTURA, invitano ad un nuovo appuntamento dela serie INCONTRO CON L'AUTORE.  Emanuela Chiavarelli e Luigi Pellini presenteranno il loro libro  Arlechino, Dio, Demone e re. Arlechino

Origini sciamaniche di un culto arcaico.
Arlechino scritto con una c sola per rispettare il suo nome antico Harlequin.
L’aggettivo sciamanico deriva dal sanscrito attraverso l’inglese shiamanism.
Relatori oltre ai già citati Chiavarelli e Pellini ci sarà Luigi Scapini il disegnatore  della copertina del libro e delle illustrazioni all’interno del testo.

L’opera uscita a stampa nel novembre 2016 parla di Arlecchino le cui radici sono sciamaniche.
E’ un demone portatore di luce. La maschera di Bergamo appartiene all’inferno richiamandosi all’Alichino dantesco (XXI Canto dell’Inferno).
libreria Minotauro
Il personaggio rappresenta la sfera sacra degli spiriti degli antenati, dei fenomeni naturali, della fertilità, del calendario e dei riti stagionali Arlecchino nasconde significati inattesi e multidimensionali. Le sue pezze variopinte evocano il vestito dei Galli eanche l’arcobaleno. Si ispirano ai tartans, un tipo di tessuto dei popoli celtici che
simboleggiano il sole e il suo culto come i quipu degli Inca.
Il demonio o lucifero spesso è rappresentato come un Arlecchino e il luogo dell’inferno. Studi di antropologia religiosa lo rendono simile a “Geminus-Giano”. Nella commedia dell’arte diventa anche Zani o Zanni cioè Giovannino. Incarna il dualismo Venere-Lucifero. E’un serpente multicolori che caccia l’uomo dal paradiso terrestre. Altre simbologie: Diana la signora della caccia e anche della sabba, ballo iniziatico delle streghe all’acquisizione dei poteri magici.
Si constata l’affiorare di un substrato religioso molto arcaico, gravitante intorno al mistero di una trasgressione cosmica, il peccato originale, che avrebbe compromesso l’armonia primordiale. Il costume composto di pezze variopinte della maschera bergamasca rinvia non solo alla tradizione dei Fools ritenutiservi di Venere, ma ricorda ancora un’altra espressione del dualismo primordiale: i Buffoni del Sole. Tra queste figure gemellari, ritualmente in lotta per riscattare la primavera dall’inverno, risaltano i clowns cecoslovacchi, portatori di fecondità, a cui le donne strappavano brani della veste colorata.
Le pezze poste a covare sotto le galline, avrebbero favorito la produzione di uova, simbolo di rinascita.
Emanuela Chiavarelli, studiosa del sacro, ricerca nelle attestazioni dei riti, dei miti, delle fiabe, delle tradizioni  popolari il retaggio di eventi realmente accaduti che ispirarono i cerimoniali, i Misteri e la religiosità dei diversi popoli. Ha collaborato con la cattedra di Antropologia Culturale nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma La
Sapienza.
Luigi Pellini, allievo devoto di Igor Istomin, insieme con il maestro ha approfondito il sacro nelle religioni, con particolare attenzione per lo sciamanesimo europeo e orientale.
Il libro è acquistabile dalla casa editrice Aseq nella sua sede di Roma.
Luigi Pellini
(c) Ferrarini Giannino 

Redazione Sanguinetto Channel 

























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