Sabato
14 gennaio 2017 ore 18,00 nella libreria Il Minotauro via Cappello 35\A Verona,
l’Associazione Culturale La Pianura di Sanguinetto, con il ramo LA PIANURA CULTURA, invitano ad un nuovo appuntamento dela serie INCONTRO CON L'AUTORE. Emanuela Chiavarelli e Luigi
Pellini presenteranno il loro libro Arlechino, Dio, Demone e re. Arlechino
Origini sciamaniche di un culto arcaico.
Arlechino scritto con una c sola per rispettare il suo nome antico Harlequin.
L’aggettivo sciamanico deriva dal sanscrito attraverso l’inglese shiamanism.
Relatori oltre ai già citati Chiavarelli e Pellini ci sarà Luigi Scapini il disegnatore della copertina del libro e delle illustrazioni all’interno del testo.
L’opera uscita a
stampa nel novembre 2016 parla di Arlecchino le cui radici sono sciamaniche.
E’ un demone
portatore di luce. La maschera di Bergamo appartiene all’inferno richiamandosi
all’Alichino dantesco (XXI Canto dell’Inferno).
libreria Minotauro |
Il personaggio
rappresenta la sfera sacra degli spiriti degli antenati, dei fenomeni naturali,
della fertilità, del calendario e dei riti stagionali Arlecchino nasconde
significati inattesi e multidimensionali. Le sue pezze variopinte evocano il
vestito dei Galli eanche l’arcobaleno. Si ispirano ai tartans, un tipo di
tessuto dei popoli celtici che
simboleggiano il
sole e il suo culto come i quipu degli Inca.
Il demonio o
lucifero spesso è rappresentato come un Arlecchino e il luogo dell’inferno. Studi
di antropologia religiosa lo rendono simile a “Geminus-Giano”. Nella commedia
dell’arte diventa anche Zani o Zanni cioè Giovannino. Incarna il dualismo Venere-Lucifero.
E’un serpente multicolori che caccia l’uomo dal paradiso terrestre. Altre
simbologie: Diana la signora della caccia e anche della sabba, ballo iniziatico
delle streghe all’acquisizione dei poteri magici.
Si constata
l’affiorare di un substrato religioso molto arcaico, gravitante intorno al
mistero di una trasgressione cosmica, il peccato originale, che avrebbe
compromesso l’armonia primordiale. Il costume composto di “pezze”
variopinte della maschera bergamasca rinvia non solo alla tradizione dei Fools
ritenuti“servi di Venere”, ma ricorda
ancora un’altra espressione del dualismo primordiale: i Buffoni del Sole. Tra
queste figure gemellari, ritualmente in lotta per riscattare la primavera dall’inverno,
risaltano i clowns cecoslovacchi, portatori di fecondità, a cui le donne
strappavano brani della veste colorata.
Le pezze poste a
covare sotto le galline, avrebbero favorito la produzione di uova, simbolo di
rinascita.
Emanuela
Chiavarelli, studiosa del sacro, ricerca nelle attestazioni dei riti, dei miti,
delle fiabe, delle tradizioni popolari
il retaggio di eventi realmente accaduti che ispirarono i cerimoniali, i
Misteri e la religiosità dei diversi popoli. Ha collaborato con la cattedra di Antropologia
Culturale nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma La
Sapienza.
Luigi Pellini,
allievo devoto di Igor Istomin, insieme con il maestro ha approfondito il sacro
nelle religioni, con particolare attenzione per lo sciamanesimo europeo e
orientale.
Il libro è
acquistabile dalla casa editrice Aseq nella sua sede di Roma.
Redazione Sanguinetto Channel
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