Qualche giorno fa a sanguinetto si è svolto un incontro organizzato dalla Amministrazione comunale con i mobilieri del paese per vedere di salvare il settore, presenti il presidente dela provincia Giovanni Miozzi e 2 esperti di Marketing Gianeugenio Bortolazzi e Luca Bezzetto, oltre ovviamente la presenza del nostro sindaco Alessandro Braga. qui sotto d seguito l'articolo dell'Arena uscito ieri scritto da Riccardo Mirandola.
J.B.
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SANGUINETTO. Incontro con gli artigiani sulla crisi del comparto
Investire in nuovi mercati
Così si salva il mobile d´arte
Riccardo Mirandola
Il presidente Miozzi ha assicurato l´aiuto diretto della Provincia per l´erogazione di fondi al settore
Il presidente Giovanni Miozzi
Come può il settore del mobile uscire dalla crisi? È la domanda che si sono posti tutti gli artigiani che hanno partecipato all´incontro organizzato in sala civica dal Comune di Sanguinetto alla presenza del sindaco Alessandro Braga, del presidente della Provincia Giovanni Miozzi e di due esperti in marketing, Gian Eugenio Bortolazzi e Luca Bezzetto. Un incontro, che puntava ad evidenziare i punti critici di tante aziende artigiane del territorio, che ormai non riescono più a piazzare i loro prodotti nel mercato italiano.
Una soluzione al problema di tante aziende l´ha data Miozzi invitando i presenti a studiare nuovi mercati esteri come Russia, Cina e Brasile, assicurando contemporaneamente il pieno sostegno da parte delle istituzioni pubbliche. «La Provincia e la Regione», ha esordito il presidente, «si faranno garanti presso le banche per l´erogazione di fondi a sostegno di questo importante settore dell´economia della Bassa. Mi spenderò in prima persona anche per portare le aziende che producono mobili a vendere in quei mercati che ora richiedono la professionalità dei nostri artigiani. Mi riferisco ai Paesi dell´est Europa, Cina, Brasile. Ma per fare questo occorre che il settore sia rappresentato da un´unica associazione, che comprenda un unico distretto del mobile e che sia in grado di fare promozione all´estero».
Alla proposta di Miozzi ha fatto eco anche lo stesso Braga, che si è espresso in modo deciso contro «i carrozzoni inutili che servono solo a creare sedie e non risolvono i problemi del mobile». Il sindaco ha esortato senza mezzi termini le aziende presenti ad unire le forze per aggredire assieme i mercati esteri ed impedire la chiusura di molte realtà a conduzione familiare. L´assessore Valentino Rossignoli ha poi stimato che la crisi attuale potrebbe portare nel giro di un anno alla chiusura di un numero enorme di aziende e alla perdita di circa seimila posti di lavoro in tutto il distretto del mobile. Una cifra più che realistica se si contano i dipendenti e l´intero indotto.
Durante la serata è anche emerso che molti mercati italiani ed esteri non apprezzano più i mobili d´arte tipici del distretto del mobile perché i gusti della clientela sono orientati verso altri stili. Bortolazzi ha poi evidenziato «la necessità di dotare il distretto di una struttura snella in gradi di fare marketing e comunicare anche via internet con gli ipotetici mercati stranieri creando anche un sito internet in lingua cinese». Per molti mobilieri della zona quello di Sanguinetto è stato uno dei pochi incontri che hanno visto la politica vicina ai problemi del distretto. In particolare, è stata molto apprezzata la disponibilità di Miozzi a spendersi in prima persona per cercare di risollevare l´economia del mobile e salvarla da un futuro sempre meno roseo.
Una soluzione al problema di tante aziende l´ha data Miozzi invitando i presenti a studiare nuovi mercati esteri come Russia, Cina e Brasile, assicurando contemporaneamente il pieno sostegno da parte delle istituzioni pubbliche. «La Provincia e la Regione», ha esordito il presidente, «si faranno garanti presso le banche per l´erogazione di fondi a sostegno di questo importante settore dell´economia della Bassa. Mi spenderò in prima persona anche per portare le aziende che producono mobili a vendere in quei mercati che ora richiedono la professionalità dei nostri artigiani. Mi riferisco ai Paesi dell´est Europa, Cina, Brasile. Ma per fare questo occorre che il settore sia rappresentato da un´unica associazione, che comprenda un unico distretto del mobile e che sia in grado di fare promozione all´estero».
Alla proposta di Miozzi ha fatto eco anche lo stesso Braga, che si è espresso in modo deciso contro «i carrozzoni inutili che servono solo a creare sedie e non risolvono i problemi del mobile». Il sindaco ha esortato senza mezzi termini le aziende presenti ad unire le forze per aggredire assieme i mercati esteri ed impedire la chiusura di molte realtà a conduzione familiare. L´assessore Valentino Rossignoli ha poi stimato che la crisi attuale potrebbe portare nel giro di un anno alla chiusura di un numero enorme di aziende e alla perdita di circa seimila posti di lavoro in tutto il distretto del mobile. Una cifra più che realistica se si contano i dipendenti e l´intero indotto.
Durante la serata è anche emerso che molti mercati italiani ed esteri non apprezzano più i mobili d´arte tipici del distretto del mobile perché i gusti della clientela sono orientati verso altri stili. Bortolazzi ha poi evidenziato «la necessità di dotare il distretto di una struttura snella in gradi di fare marketing e comunicare anche via internet con gli ipotetici mercati stranieri creando anche un sito internet in lingua cinese». Per molti mobilieri della zona quello di Sanguinetto è stato uno dei pochi incontri che hanno visto la politica vicina ai problemi del distretto. In particolare, è stata molto apprezzata la disponibilità di Miozzi a spendersi in prima persona per cercare di risollevare l´economia del mobile e salvarla da un futuro sempre meno roseo.
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