in questa settimana la regione ha aggiudivato la concessione dell'autostrada La costruirà il costituendo Raggruppamento Temporaneo di Imprese tra Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova Spa, Confederazione Autostrade Spa, Società delle Autostrade Serenissima Spa, Astaldi Concessioni Srl, Astaldi Spa, Impresa di costruzioni Ing. E. Mantovani Spa, Itinera Spa, Technital Spa e S.I.N.A. Spa. L'opera costerà 1 miliardo e 877 milioni. Lo ha deciso oggi la giunta regionale del Veneto che, su iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, ha definitivamente aggiudicato la concessione relativa all’Autostrada Regionale Medio Padana Veneta Nogara – Mare Adriatico, in sostanza sentro il 2014 si dovrebbero vedere l'inizio dei lavori. mi chiedo quanti anni ci vorranno per vedere finire quest'opera, poi effetivamente servirà? per me è un grnde spreco, io avrei visto più Utile la variante alla S.R10 che tutta la nostra zona della bassa effetivamente avrebbe più bisogno. Secondo gli accordi riguardanti la Nogara Mare è prevista per i primi 15 anni, in sostanza poi si metterà mano al portafoglio e per i residenti l'esenzione dal pedaggio per i primi 15 Km. Mi auguro solo che quest'opera venga finita al più presto e che non rimanga tra qualche anno un'opera opere abbandonata come siamo sempre stati abituati a vedere in questa italia J.B.
qui sotto di seguito due articoli presi dal mattino di Padova e dal sito della Regione Veneto con il comunicato stampa di Luca ZAIA
Aggiudicata anche la Nogara - Mare: «Rafforziamo le infrastrutture venete»
Il tracciato va da Nogara verso ovest fino alla A22 in comune di Nogarole Rocca. L’opera si sviluppa tra le province di Verona e Rovigo
LUCA ZAIA SU AGGIUDICAZIONE CONCESSIONI NOGARA – ADRIATICO E NUOVA S.R. 10. RECUPERIAMO GAP INFRASTRUTTURALE, MA NUOVA PRIORITÀ È SICUREZZA DEL TERRITORIO
Comunicato stampa N° 2205 del 20/11/2013
(AVN) – Venezia, 20 novembre 2013
“Con l’aggiudicazione delle concessioni relative all’autostrada Nogara – Mare Adriatico e alla Nuova Strada Regionale n. 10 “Padana Inferiore” diamo un’ulteriore spinta al recupero del gap infrastrutturale del quale soffre il Veneto rispetto ad altre regioni d’Italia e d’Europa. Ma la nuova priorità, oggi più che mai all’evidenza di tutti, è la sicurezza del territorio, che significa sicurezza per i cittadini e per l’economia”. Lo ha ribadito il presidente della Regione Luca Zaia, commentando l’approvazione da parte della Giunta di ieri dei provvedimenti che aggiudicano definitivamente due opere strategiche per il Basso Veneto e la Bassa Padovana.
“Stiamo parlando di zone dove l’insufficienza della rete viaria pesa da quasi mezzo secolo – ha ricordato Zaia – soprattutto nel padovano, con le inevitabili conseguenze sulla sicurezza e sulla competitività dell’economia, già provata da una fiscalità che è ormai ai vertici planetari. Quindi avanti con il programma già disegnato di miglioramento infrastrutturale, in un’ottica di intermodalità che non ci deve vedere indietro neppure sul versante dell’Alta Capacità ferroviaria”.
“Ma i tragici eventi della Sardegna, la cui gente ha bisogno di una vera e rapida solidarietà del Paese e alla quale rinnoviamo la nostra vicinanza per tutto ciò che può servire, confermano la necessità inderogabile – ha sottolineato il presidente del veneto – di interventi strategici a difesa del territorio e a garanzia della sicurezza idrogeologica. Vale per il Veneto, dove scorrono i maggiori fiumi d’Italia, e vale per tutta la penisola. Noi stiamo facendo del nostro meglio per realizzare le opere necessarie, che richiedono tempi burocratici e tecnici troppo lunghi rispetto alle esigenze della gente. Ma soprattutto servono risorse economiche: noi ne avremmo a sufficienza, se pensiamo che, a fronte di un investimento in opere che ammonta a oltre 2,7 miliardi complessivi, i nostri cittadini lasciano a Roma oltre 20 miliardi l’anno che non tornano più indietro. In realtà viviamo di risorse trasferite, ma meglio sarebbe dire “non trasferite”, tagliate ad ogni folata di vento. Lo Stato se ne deve fare carico”.
“Con l’aggiudicazione delle concessioni relative all’autostrada Nogara – Mare Adriatico e alla Nuova Strada Regionale n. 10 “Padana Inferiore” diamo un’ulteriore spinta al recupero del gap infrastrutturale del quale soffre il Veneto rispetto ad altre regioni d’Italia e d’Europa. Ma la nuova priorità, oggi più che mai all’evidenza di tutti, è la sicurezza del territorio, che significa sicurezza per i cittadini e per l’economia”. Lo ha ribadito il presidente della Regione Luca Zaia, commentando l’approvazione da parte della Giunta di ieri dei provvedimenti che aggiudicano definitivamente due opere strategiche per il Basso Veneto e la Bassa Padovana.
“Stiamo parlando di zone dove l’insufficienza della rete viaria pesa da quasi mezzo secolo – ha ricordato Zaia – soprattutto nel padovano, con le inevitabili conseguenze sulla sicurezza e sulla competitività dell’economia, già provata da una fiscalità che è ormai ai vertici planetari. Quindi avanti con il programma già disegnato di miglioramento infrastrutturale, in un’ottica di intermodalità che non ci deve vedere indietro neppure sul versante dell’Alta Capacità ferroviaria”.
“Ma i tragici eventi della Sardegna, la cui gente ha bisogno di una vera e rapida solidarietà del Paese e alla quale rinnoviamo la nostra vicinanza per tutto ciò che può servire, confermano la necessità inderogabile – ha sottolineato il presidente del veneto – di interventi strategici a difesa del territorio e a garanzia della sicurezza idrogeologica. Vale per il Veneto, dove scorrono i maggiori fiumi d’Italia, e vale per tutta la penisola. Noi stiamo facendo del nostro meglio per realizzare le opere necessarie, che richiedono tempi burocratici e tecnici troppo lunghi rispetto alle esigenze della gente. Ma soprattutto servono risorse economiche: noi ne avremmo a sufficienza, se pensiamo che, a fronte di un investimento in opere che ammonta a oltre 2,7 miliardi complessivi, i nostri cittadini lasciano a Roma oltre 20 miliardi l’anno che non tornano più indietro. In realtà viviamo di risorse trasferite, ma meglio sarebbe dire “non trasferite”, tagliate ad ogni folata di vento. Lo Stato se ne deve fare carico”.
L'autostrada sarà costruita tramite project financing. cioè se non si arriverà a 25 mila veicoli al giorno la differenza la metteranno i veneti... cosi almeno ho letto sul post delle 5 stelle di Mirco Moreschi..... certo che se è vero sarà una bella fregatura, e purtroppo sto avendo anch'io i miei dubbi http://wp.me/p2Emsw-1El
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