domenica 18 maggio 2025

(libri) Torino: Salone Internazionale del libro, è stato presentato , “La firma del paron”, di Stefano Vicentini

In uno scenario unico come può essere quello che regala il Salone Internazionale del Libro che si tiene al Lingotto Fiere Torino, è stato presentato nella giornata di ieri, “La firma del paron”, un saggio che racconta l’innovazione giornalistica di Giulio Nascimbeni, quando era a capo redattore, della sezione cultura, del Corriere della Sera. 
L’autore, Stefano Vicentini, professore di lettere presso il Liceo Cotta di Legnago, ripercorre in questo scritto, i trentanni di carriera del giornalista, analizzando circa cento articoli dell’autore che è passato alla storia come “il signore della terza pagina”, quando, questa,  era il fiore all’occhiello, del quotidiano italiano. 
Amato e rispettato dai colleghi, veniva soprannominato “il paron” a causa di un aneddoto divertente che ricorda le sue origini legate alla bassa veronese e al dialetto. Sembra infatti che Adriana Mulassano, storica penna del Corriere della sera, che si occupava di moda per il quotidiano milanese, negli anni 70’-80’, telefonando a Sanguinetto, a casa Nascimbeni, si fosse sentita rispondere dalla governante Nives che il paron non c’era perché si trovava in osteria.  Nacque così quel simpatico nomignolo che Stefano Vicentini ha scelto per omaggiare questo nostro illustre compaesano, nel centenario della sua nascita. 
Alla presentazione del libro, moderata dalla giornalista Cristina Taglietti, hanno partecipato il sindaco di Sanguinetto, Daniele Fraccaroli, ed il giornalista della Stampa, dott. Alberto Sinigallia. Il primo ha ricordato la rara umiltà che distingueva Nascimbeni nel relazionarsi con i suoi concittadini; il secondo invece ha raccontato il legame di amicizia e stima instaurato con Giulio in giovane età e poi rafforzatosi ancora di più negli anni bui, non solo del giornalismo, ma di tutto il nostro Paese, sconvolto da un terrorismo nero di matrice politica. 

Il libro, che ha tutte le caratteristiche di un saggio storico- biografico, racconta e analizza il tentativo di Giulio Nascimbeni di rivoluzionare il giornalismo italiano rievocando con un po’ di nostalgia  quella scrittura  di informazione e formazione “saggia” che poco ha da condividere con l’avvio al digitale e l’intelligenza artificiale di oggi.
“Il calcolo dei dadi non torna più”, scriveva Montale, parafrasando il titolo di uno dei romanzi pubblicati da Nascimbeni per la Bompiani. 
Ma tanto di quello che è stato scritto invece torna ancora e rimane.
Rimangono le sue interviste, le sue collaborazioni, i suoi tentativi di raccontare in modo sobrio  e pagato anche una voce che va controcorrente come quella di Norberto Bobbio, all’alba del referendum sull’aborto, nel 1981.
“La firma del paron” è quindi un libro da leggere per conoscere, comprendere e ricordare un nostro concittadino che ha sempre difeso il “galateo della scrittura”, un modo gentile di raccontare i fatti e le opinioni, a differenza di chi le parole, le usa per lo più, per generare lo scontro.


Dal sito del Comune di Sanguinetto


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